Scuola, Gruppo PD-SEL XX: La peggiore maggioranza di Roma nega la firma per un protocollo d’intesa tra le scuole

21 Maggio 2012 – Non abbiamo più parole per esprimere le sdegno per lo svilente comportamento tenuto dal PDL nell’aula consiliare. Oggi si doveva votare una mozione per l’appoggio ad un protocollo d’intesa proposto dall’Istituto Via Cassia e il De Sanctis riguardo alla mediazione culturale all’interno delle scuole.

Nella precedente seduta la Consigliera Casasanta, delegata al sociale, si è opposta alla discussione, oggi invece molti consiglieri (Antoniozzi, Pasero, Petrucci, Sciarretti e Petrelli) dopo aver risposto all’appello hanno firmato, preso il gettone di presenza, e sono scappati dopo dieci minuti, generando così la chiusura della seduta.

Firmare un protocollo d’intesa per un progetto messo in campo da alcuni Istituti scolastici che si rendono attivi sul territorio e hanno intenzione di fornire un servizio in più ai cittadini è un atto dovuto, ed è folle, oltre che da incapaci, mostrarsi contro un’iniziativa del genere.

In principio abbiamo cercato di non fare polemiche per non creare ulteriori dispute ed arrivare alla conclusione di questo iter, ma ora, a distanza di due settimane, ci sembra opportuno denunciare la mancata condivisione di una iniziativa che per altri Municipi sarebbe normale amministrazione.

Come sempre la ciliegina sulla torta è la caduta del numero legale, alla quale ormai noi dell’opposizione siamo abituati, ma che continua ad essere la dimostrazione di un’ignoranza politica che trova spazio solo nei locali di Via Flaminia.

Tirando fuori dal mucchio, questa volta, alcuni Consiglieri che sono rimasti in aula (Calendino, Massimini, Targa e Mori), ma che sono stati impotenti di fronte all’arroganza e alla sciatteria di personaggi ai quali non faremmo amministrare neanche il nostro condominio, quello che ci dispiace riscontrare è che ancora una volta siamo costretti a parlare male della “politica”, alimentando in questo momento un sentimento che porta i cittadini, sotto certi aspetti anche giustificato, a dire “sono tutti uguali”.

Non è così. I politici non sono tutti uguali, soprattutto perché noi possediamo l’esclusiva di assistere allo spettacolo della peggiore maggioranza di tutta Roma.

 

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