RISPOSTA ALLA LETTERA DEL COMITATO PIAZZA JACINI PUBBLICATA OGGI SUL CORRIERE DELLA SERA

A seguito della lettera scritta dalla Vicepresidente del Comitato in difesa di Piazza Jacini, pubblicata nella vostra rubrica, il Gruppo del PD del XX Municipio sente il dovere di mettere nero su bianco alcune precisazioni sulla vicenda dell’ormai famoso PUP riguardante la piazza.
Anche noi abbiamo riposto fiducia nel comitato, abbiamo sostenuto con fermezza la battaglia condotta, noi siamo quelli che abbiamo permesso alla dott.ssa Bellaroto di poter essere soddisfatta di quella sorta di “politica della buona volontà che riesce a superare gli sbarramenti politici per andare incontro alla gente”, peccato però che questo tipo di sforzo, molto spesso, non venga premiato, soprattutto da chi scrive i ringraziamenti.
Nella lettera vengono ringraziati molti esponenti del centrodestra locale e romano, senza considerare però che la vicenda nei mesi ha assunto contorni difficili e di duro scontro politico.
Ci preme ricordare che tutto parte dalla votazione avvenuta il 30 Aprile di un ordine del giorno, votato da tutto il PD e da una parte della maggioranza, e che prima di quella votazione, i cittadini di Piazza Jacini ricorderanno benissimo, il PDL del XX Municipio fece cadere il numero legale per ben due volte per non discutere e prendere posizione sulla vicenda.Inoltre, in occasione dell’aperitivo organizzato il 26 Maggio dal comitato, abbiamo appreso dagli esponenti della maggioranza in Comune intervenuti all’evento che quel testo votato dal Consiglio del XX Municipio, con il nostro voto fondamentale, non era stato neanche ricevuto dagli uffici del Comune. Un assurdità. Tutto questo per perdere tempo, un gioco di una politica attendista che gli stessi comitati devono combattere, non agevolare.
E’ bene continuare la battaglia, che posa le sue fondamenta su una decisione del nostro Consiglio, il quale ha recepito semplicemente le istanze dei cittadini.
 
Ci rincresce di nuovo dover precisare le parole di un Comitato che tanto si spende riguardo una battaglia che noi da sempre riteniamo giusta. Non vogliamo ringraziamenti o passerelle, ma pensiamo che la politica sia fatta di atti e di assunzioni di responsabilità e che il Presidente Giacomini non deve essere ringraziato, ma stimolato ad attuare quello che il Consiglio ha deciso. Fino a prova contraria la votazione dell’organo consiliare è quello che conta, la politica è al servizio dei cittadini e non i cittadini a servizio della politica.
Quindi lasciamo i ringraziamenti stile feudale e si proceda ad attuare con certezza e celerità quello che il Consiglio e i cittadini vogliono. Noi ci siamo, speriamo che il Comitato faccia altrettanto.

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