Tutta la vicenda della rievocazione storica a Ponte Milvio dopo lo scandalo delle feste della Regione Lazio

“Niente toghe e soldati a Ponte Milvio” Il Comune ci ripensa sulla rievocazione
Cancellata la sfilata del 28 ottobre ma sarà ricostruito un “castrum” a Saxa Rubra. Lo stop è arrivato da Gasperini e Broccoli dopo il clamore per la festa greca del Pdl

di LAURA LARCAN

Il vizio dell’antichità non lascia in pace neanche l’imperatore Costantino. Sulla scia del clamore mediatico che ha scatenato il togaparty del vicecapogruppo Pdl alla Regione Lazio Carlo De Romanis, scoppia il caso delle celebrazioni per i 1700 anni della Battaglia di Ponte Milvio, previste dal 26 al 28 ottobre. Kermesse promossa dal XX Municipio, “sposata” dalla Sovrintendenza capitolina, ma liquidata in fretta e furia per le polemiche sull’abuso “pataccaro” della Roma antica.
Tant’è che ieri dagli uffici del Comune è arrivata una telefonata al presidente dell’Associazione culturale Spqr, curatrice delle rievocazioni storiche, chiedendogli di cancellare l’evento finale, in programma per il 28 ottobre, quando un figurante nei panni di Costantino, reduce dal trionfo sul pagano Massenzio, avrebbe passato con i suoi uomini il Ponte Milvio ripulito per l’occasione dei lucchetti dell’amore inventati da Federico Moccia.

“L’iniziativa non è dell’amministrazione comunale e a Ponte Milvio non ci sarà nessuna manifestazione di rievocazione storica, sfilate o feste in costume”, si è affrettato a dichiarare in giornata l’assessore capitolino alla Cultura Dino Gasperini, mentre
il sovrintendente Broccoli ha precisato che questo progetto non rientra nel programma culturale dedicato all’anniversario di Costantino. La tre giorni di rievocazioni, ormai concentrata solo a Saxa Rubra, prevede l’allestimento di tende storiche per il castrum di Massenzio e Costantino.

Il 27 ottobre sarà rievocata la scena della visione della croce, seguita il 28 ottobre dal sogno e dall’ordine di Costantino ai soldati di eliminare i simboli pagani e dipingere sugli scudi il “ChiRo”, col gran finale della battaglia tra Costantino e Massenzio, ma senza Ponte Milvio. “E’ un peccato buttare la storia nella querelle politica dichiara il presidente dell’associazione Giorgio Franchetti – Sono quasi dieci mesi che stiamo lavorando su questo evento, facendo ore di riunioni con i funzionari della sovrintendenza e due archeologi, per studiare tutto nel dettaglio. Abbiamo perfino rifatto tutti gli equipaggiamenti secondo l’uso del tardo impero”.

“In Hoc Signo Vinces”, questo il titolo dell’iniziativa, rientra nella delibera consiliare del XX Municipio sulle attività culturali per il 2012 votata il 29 novembre 2011. Con un finanziamento di 15mila euro, il Municipio metteva a bando la manifestazione vinto dall’associazione Spqr. Delibera che registrava il voto contrario da parte dell’opposizione: “In un bilancio già critico, con 80 mila euro per tutto il piano cultura del 2012, un finanziamento di 15 mila euro per questo tipo di evento lo riteniamo eccessivo”, commenta Daniele Torquati capogruppo Pd.
Ponte Milvio “tradito” dal sindaco “Annullare la sfilata storica? Un errore”
Lo stop alla rievocazione della battaglia di Costantino imposto da Alemanno sulla scia dello scandalo della festa in stile Antica Grecia del consigliere regionale del Pdl De Romanis non è piaciuta in XX Municipio
di LAURA LARCAN

Il XX Municipio, roccaforte da almeno quindici anni della destra, “tradito” dal sindaco. La battaglia di Ponte Milvio perde il suo ponte, e a sottrarglielo è proprio Alemanno. Giovedì mattina il primo cittadino ha telefonato al vicepresidente del XX Municipio Marco Perina per chiedergli di annullare tout court la sfilata storica in programma per il 28 ottobre. “Il sindaco mi ha chiamato la mattina presto, seguito poi dalla telefonata dell’assessore Gasperini, e abbiamo ritenuto opportuno di annullare la rievocazione storica a Ponte Milvio per evitare il rischio che venissero fatte interpretazioni improprie della manifestazione”.
Una scelta sofferta per l’assessore alla Cultura del municipio: “Ci sono rimasto male – continua Perina – perché tutto il lavoro fatto, condiviso con gli uffici tecnici della sovrintendenza capitolina, è stato vanificato da strumentalizzazioni. Tra l’altro la nostra manifestazione, che rientra n un bando di evidenza pubblica, e non ha niente a che vedere con il tipo di festa organizzata dal consigliere della Regione Lazio, ha il patrocinio già dell’Ambasciata di Serbia, d’Austria e del Ministero per i beni culturali”.

Le reazioni non sono tardate: “Per la seconda volta il Sindaco si fa impressionare dalla situazione – commenta Daniele Torquati capogruppo Pd al XX Municipio – Nello scorso dicembre per togliere i lucchetti ha chiamato Moccia in un sopralluogo, oggi invece si fa condizionare dalla situazione politica e dal bubbone scoppiato alla Regione Lazio negando una manifestazione di un Municipio governato da vent’anni dalle stesse persone di centrodestra”.

Il Campidoglio non era certo estraneo alla kermesse: la Sovrintendenza capitolina, che aveva partecipato alle riunioni tecniche per organizzare la manifestazione, aveva già delegato archeologi comunali come consulenti scientifici, redigendo anche una guida ai luoghi di Costantino da distribuire durante la kermesse.
LINK ARTICOLI

da Repubblica – “Niente toghe e soldati a Ponte Milvio”. Il Comune ci ripensa sulla rievocazione.

da Repubblica -Ponte Milvio “tradito” dal sindaco “Annullare la sfilata storica? Un errore”

da La Stampa – Da Muccino a Moccia. Romanord categoria dello spirito

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