L’assessore alle Politiche Sociali del XV Municipio, Michela Ottavi, replica al comunicato di Fratelli d’Italia nel quale veniva accusata di aver fortemente ridotto l’assistenza agli alunni diversamente abili nelle scuole del XV. “FDI strumentalizza la fragilità delle persone, si tratta di razionalizzazione e non riduzione” dichiara in una nota.
“L’assistenza agli alunni diversamente abili è un servizio di fondamentale importanza per favorire il loro diritto allo studio nella scuola dell’obbligo. L’obiettivo è l’autonomia e l’integrazione dei bimbi per cominciare a renderli protagonisti del loro progetto di vita. L’Amministrazione Torquati – sottolinea Ottavi – ha garantito in questi anni il diritto allo studio dei bambini diversamente abili fin dal primo giorno di scuola: nonostante il buco di bilancio di oltre 3 milioni di euro ereditato dall’Amministrazione Giacomini e Alemanno e nonostante i conseguenti problemi del Bilancio capitolino che purtroppo ha creato seri problemi al servizio in altri Municipi.”
“Così è stato anche per l’inizio di quest’anno scolastico – spiega l’assessore – : i bambini con il servizio AEC che hanno cominciato la scuola insieme ai loro compagni sono più di 170 con un incremento rispetto all’anno scolastico passato di 20 unità. Per garantire a tutti i bambini il servizio di assistenza si sono razionalizzate le ore disponibili con un progetto di intervento concordato con le famiglie, il Servizio Sociale del Municipio, la Asl, le scuole e la cooperativa. In questi giorni il lavoro degli Uffici sta proseguendo per verificare il buon andamento del piano predisposto e apportare, ove necessario, le opportune correzioni.”
“Chiedo a Fratelli d’Italia di evitare su questo come su altri temi che toccano la fragilità delle persone futili e dannose strumentalizzazioni politiche: ognuno farà liberamente le sue scelte. Per quanto mi riguarda e per quanto riguarda l’Amministrazione Torquati la Politica utile è solo quella che cura l’interesse dei cittadini a partire da quelli più deboli cercando soluzioni e non – conclude Ottavi – cavalcando le questioni per meri interessi di partito e di visibilità.”