CAMPING RIVER. TORQUATI (PD): “LA FARSA DELLA CHIUSURA E IL REMAKE DEL PATTO DELLA PAJATA”

“Sono appena tornato da Camping River dove abbiamo verificato una situazione paradossale, frutto della totale mancanza di organizzazione politica e della smania di Roma Capitale di dimostrare qualcosa a qualcuno. Evidenza ovvia questa, dopo la conferenza stampa di ieri dove il duo Salvini-Raggi hanno proposto il remake del “patto della Pajata” Bossi-Alemanno. La propaganda dell’azione di queste ore a Camping River ha portato all’allontanmento dei residenti del River da un’area di fatto privata, ma non alla chiusura di un campo secondo quanti previsto dalla Strategia europea di inclusione. Ovvero con alternative che garantiscano di non veder riproporsi nuovi campi. Il risultato che porta a casa oggi Roma Capitale non é questo: 250 persone sono rimaste in strada e presumibilmente alloggeranno o nei pressi delle aree circostanti o non si sa dove in quel dormitorio a cielo aperto che é diventata Roma, un altro gruppo di residenti del River è stato invece ospitato presso un’Associazione non di sa a quali condizioni economiche e fino a quando, il Municipio non si é mai fatto vedere durante le procedure di sgombero. Diversamente da quanto ha fatto l’on. Magi e i colleghi amministratori Fassina, Capriccioli e Pelonzi che personalmente, quale capogruppo del Pd in Comune, ringrazio. L’area di Camping River, su cui da sempre abbiamo insistito con i Comitati dei cittadini perché si superasse lì l’idea del campo rom ma nell’osservanza di quella legalità sancita nella Strategia europea sottoscritta anche da Roma Capitale, é stata “superata” così: senza risolvere il problema, ma spostandolo da un’altra parte. Virginia Raggi copia una stagione che tanto male ha fatto a Roma: quella iniziata nel 2008 dove nella fretta di sgomberare si disseminavano criticità e sacche di disagio in tutta Roma. É lecito almeno chiedere quanto é costata questa operazione realizzata con i soldi dei romani? É lecito sapere dove é ospitato il gruppo portato via e a quali costi, si dice fino a settembre? É lecito sapere se almeno il Municipio era stato informato o se Roma Capitale considera la Giunta locale solo un insieme di passacarte? É lecito sapere dove dormiranno stasera i 250 che sono rimasti fuori dai cancelli del campo? Se questa é l’idea di superamento dei campi rom, Virginia Raggi poteva risparmiarsi di assumere la strapagata consulente per il superamento dei campi che é al suo servizio. Per conto nostro continueremo a vigilare sul superamento del campo secondo il rispetto delle regole, per i diritti dei cittadini rom e per la serenità e la tranquillità degli abitanti di Via Tenuta Piccirilli”.

Così in una nota Daniele Torquati, capogruppo del in Municipio XV e membro della Segreteria romana e dell’Assemblea nazionale del PD

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